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  Chi siamo 
 

Creata nel 1995 dalla Comuna Baires, la piccola casa editrice indipendente, a cura dei membri  del Circolo Pickwick, ha pubblicato quasi  tutte le opere di Renzo Casali di Teatro, Narrativa, Poesia e Saggistica.

Pubblica i testi elaborati dagli allievi dei Laboratori di Scrittura.

Negli anni ha prodotto più di 80 pubblicazioni.

Si dedica a opere di  Teatro (Drammaturgia e Testi formativi), Cinema (Sceneggiatura), Narrativa (Racconti e Romanzi), Poesia, Saggistica e Filosofia (Atti dei seminari).

Prossimamente pubblicherà gli Atti  del Seminario di Filosofia SAFFO.

Comitato editoriale:  Luigi Maffezzoli,   Paolo Vachino, Dora Dorizzi. Alberto Ramundo, Alessandro Zatta, Irina Casali.

  Manifesto Poetico  

 

 

 

Anno 1720

La peste si diffonde a Marsiglia. Le autorità e l’opinione pubblica negano l’esistenza della malattia, che in breve si impadronisce dell’Europa. Due secoli dopo, Antonin Artaud elegge questa epidemia come esempio di situazione-limite, in cui la Norma è sconfitta dalla consapevolezza che ogni attimo potrebbe essere l’ultimo: i gesti non sono più prevedibili ; le parole sono pesanti come pietre.

 

Anno 1945

La bomba atomica sganciata sul Giappone si porta via il passato insieme con il futuro. Le radiazioni intaccano il patrimonio genetico: i figli dei figli ne subiranno le conseguenze. Di qualche anno più tardi sono gli esperimenti riguardanti un’altra bomba, in grado di annientare solo gli esseri viventi, risparmiando gli edifici, che possono continuare ad essere utilizzati nelle loro normali funzioni.

 

Anno 1973

I colletti bianchi superano le tute blu. E’ la fine di un’epoca. Un profeta solitario denuncia l’espandersi di una malattia in grado di contagiare anche coloro che la combattono e di annientarli dentro. Identificando il morbo con la "borghesia", intesa non come classe sociale ma come modo di pensare, Pasolini svela il tramonto di una cultura: l’incomprensione dei contemporanei è sintomo del manifestarsi di una nuova selezione naturale .

 

Anno 1983

In Africa è segnalata una nuova malattia, che distrugge le difese immunitarie; dai viaggiatori è portata nel Primo Mondo. In un primo momento si pensa che solo alcune categorie "devianti" siano a rischio : così il morbo si diffonde in tutti i paesi occidentali, favorito dall’inconsapevolezza. La malattia si trasmette attraverso il sangue : i figli dei figli ne subiranno le conseguenze.

 

Anno 2002

La peste si è ormai totalmente impadronita dell’Europa. La nuova peste risparmia i corpi, che continuano così ad essere utilizzati nella produzione, ed attacca il pensiero e le pulsioni. Le nuove generazioni nascono già appestate, senza avere mai sperimentato l’assenza della malattia : la peste appare quindi non come un malessere, ma come il modo più naturale d’essere. Così, viene vissuta come normale una situazione in cui tutti i parametri che avevano retto il vivere civile fino a quel momento sono saltati. Questa inconsapevolezza rende la malattia incurabile. Ma un folle poeta estinto ha indicato la peste come il terreno di coltura ideale per la distruzione della Norma, per la nascita di gesti creativi, quindi per l’arte. Preso atto della situazione-limite in cui vivono, gli appestati sanno che non hanno nulla da perdere in essa fuorché le loro catene. E hanno un mondo da guadagnare. Appestati di tutto il mondo, scrivete!

 

Renzo Casali

 

 

 

Anno 2016

Editori della Peste è  un’uscita di sicurezza dal magazzino merci che è diventato il nostro pianeta. Non vuole dare voce a un dissenso ma essere semplicemente voce di un senso ritrovato, o quantomeno, perseguito.

Editori della Peste promuove la pubblicazione di testi che  nascono dalle attività del Laboratoio permanente di scrittura Circolo Pickwick,  dai corsi di Poesia e Narrativa tenuti presso FE Fabbrica Esperienza e dal Laboratorio di filosofia  SAFFO  come il naturale epilogo di un percorso di responsabilità e di consapevolezza.

Scrivere è una malattia infettiva causata dal batterio della sensibilità e dalla curiosità per tutto ciò che è vissuto e vive nell’universo.

E se gli appestati di peste venivano messi in un isolamento forzato, gli appestati di scrittura vengono messi oggi in una comunità di credenti nei gesti creativi, nell’arte come suprema e irrinunciabile forma di espressione dell’uomo.

 

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