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SPERIMENTAZIONI  ARTISTICHE  FILOSOFICHE  FUORI  ORBITA

 

 

DRAMMA IN PIÙ ATTI FILOSOFICI

 

 

“L’anima sempre metaforizza”

PLOTINO

 

La raffigurazione estetica ha bisogno della comprensione del significato,

e la comprensione ha bisogno della raffigurazione estetica

CARL GUSTAV JUNG

 

"I capolavori non nascono soli, isolati,

sono il risultato di molti anni di pensiero comune"

VIRGINIA WOOLF

 

 

 

La filosofia, dal tempo della sua origine, s’incarna nel dialogo vivo dell’oralità, accendendo un desiderio di sapere che s’inscrive nell’anima degli uomini, passando da cuore a cuore. Confrontarsi con l’origine provoca una nostalgia del ritorno. Si torna sempre dove il cuore duole. A casa.

Come dice Novalis “a rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria”.

Tornare a casa non è solo ripetizione, ma anche sempre differenza, messa in moto, che segna, ad ogni passo, un nuovo inizio.

Si torna ancora. Si torna sempre. . Ancora è la parola dell’amore. Desideriamo e torniamo alle persone, alle parole, alle cose che amiamo.

Sempre le stesse, sempre diverse.

Per questo vorremmo porci, ancora, alcune domande. La prima sarà: "Cos'è l'opera d'arte?" L'amore, la filosofia, l'opera d'arte, originano da un'insufficienza essenziale, da un vuoto costitutivo del soggetto, e si realizzano nel desiderio di colmare. Questo desiderio di riunficazione, dice Platone, prende il nome di amore. Il processo erotico nutrito dalla nostalgia è sempre anche compositivo, generativo, riproduttivo.

Simbolo, che viene dal verbo sym­ballein (prendere insieme), indica proprio l'unità che reca il segno di un'antica divisione. Questo "tenere insieme" due metà è ciò che accade in tutti i processi di simbolizzazione di cui abbiamo

testimonianza attraverso le opere d'arte. E se l'opera d'arte realizza, ogni volta, questa operazione simbolica di riunificazione, la filosofia, da sempre, la racconta.

Da qui l'urgenza di riunire in un dialogo queste discipline, evidenziandone il legame essenziale. Perchè l'aspetto estetico dell'esperienza ha bisogno del significato, e il pensiero richiede una forma sensibile. Non in quanto cose separate, ma piuttosto come forme di uno stesso fenomeno.

Se il desiderio filosofico nasce dalla mancanza e l'arte e interpreta questa necessità il tentativo è quello illuminare una via, o uno stile, con cui guardare e stare nei fenomeni, per fare dell'incontro tra questi due aspetti complementari dell'esperienza una sintesi possibile.

 

Editori della Peste editerà gli Atti del seminario di filosofia SAFFO.

Il seminario si tiene in FE Fabbrica dell'Esperienza; pensato per gli allievi di Acting Languages Academy è aperto al pubblico.

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